Fiazza e Restiani tentano il bis a Fontevivo e Varano, Soragna al bivio. I «casi» di Pellegrino e Palanzano
A maggio, 5 comuni torneranno alle urne. A Fontevivo, Palanzano, Pellegrino, Soragna e Varano si voterà per segliere il sindaco.
FONTEVIVO
Il risultato di domenica proietta il leghista Tommaso Fiazza verso il bis. Il partito di Salvini ha sfiorato il 48% (totale Borgonzoni: 58%). Nel 2010, Fabio Rainieri (347 voti nella riconferma di tre giorni fa) cercò invano di cingersi i fianchi con la fascia tricolore. Cinque anni più tardi, il suo delfino Fiazza coronò quel sogno pur fermandosi al 30%. A spianargli la strada le divisioni del centrosinistra, che presentò tre squadre. Una quinta (5 stelle) non entrò in consiglio. Da valutare come si organizzeranno ora gli oppositori di Fiazza.
VARANO
Cinque anni fa, Giuseppe Restiani (Lega) sconfisse Luigi Bassi impedendogli il terzo mandato. In quell'occasione il voto fu trasversale e la sfida tiratissima. A dividere gli sfidanti solo 21 schede. Ora, con la Lega al 43,8% e il centrodestra al 52,5% (il centrosinistra è al 43), per Restiani le possibilità di conferma sono buone. Ma in un comune in cui votano meno di 1.500 persone possono bastare qualche decina di schede (o lo spostamento di qualche famiglia) per far pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra.
SORAGNA
Nel paese sviluppatosi attorno alla Rocca dei Meli Lupi la situazione è singolare. Il sindaco uscente, Salvatore Iaconi Farina, sta concludendo la seconda legislatura e non si potrà ricandidare. Il suo vice, Federico Giordani, si è dimesso due settimane fa per protestare contro la candidatura di Iaconi Farina nella lista civica della Borgonzoni, dove ha racimolato 309 voti. Difficile pensare a cosa possa significare questa decisione a quattro mesi dal rinnovo del consiglio comunale. Nel 2015 l'ex maresciallo dell'Arma sconfisse il centrosinistra (che dopo tanto litigare, arrivò a presentare una sola squadra) e anche una formazione composta da Lega, Fratelli d'Italia e destra radicale, guidata da Maria Pia Piroli, che domenica era in lizza per le Regionali nel listino della Lega (sue 231 preferenze a Soragna). Una previsione, al momento è impossibile. Ma è certo che da più parti si guarderà a ogni mossa del sindaco uscente.
PALANZANO
A un anno di distanza, gli elettori torneranno alle urne dopo che il primo cittadino eletto a maggio, Carlo Montali è stato dichiarato decaduto: è emerso che era non candidabile dopo una condanna penale. Domenica il centrodestra ha stravinto (57,7 a 39,1%) ma nei piccoli comuni il dato politico ha un peso modesto. A maggio Montali sconfisse per due voti Caterina Pezzoni dopo un riconteggio. Ora il Comune è guidato dal vice Saverio Cicchella.
PELLEGRINO
È durato poco anche il mandato di Luca Graffi. Il suo centrosinistra “rinforzato” trionfò di venti punti su Matteo Marosi lo stesso giorno in cui alle Europee il centrodestra aveva raccolto consensi da primato. A novembre la maggioranza dei consiglieri comunali (compresa quindi parte della maggioranza) si è dimessa facendo decadere il sindaco. Il Comune è retto ora da un commissario prefettizio. Da vedere quali formazioni si presenteranno. Resa dei conti? O nuovi candidati?
VERSO IL 2021
Nel frattempo, il voto di domenica dà spunti anche guardando all'anno prossimo. I borgotaresi sono stati chiari: il centrodestra (62,6%) potrebbe affidarsi a Rodolfo Marchini (Fdi), che ha ottenuto 356 preferenze; il centrosinistra (33%) al vicesindaco Matteo Daffadà. Per lui 736 preferenze nel Pd.
A Neviano è emersa invece forte la presenza di Giovanni Breschi, che con le sue 272 preferenze ha portato la lista Bonaccini presidente al miglior dato provinciale: 17,35%.
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