In Tribunale a Piacenza ha preso il via il processo per frode sportiva che vede coinvolti, tra gli altri, anche l’ex difensore del Parma Luigi Sartor e un commercialista di Parma, oltre all’ex bomber della nazionale italiana e di compagini quali Bologna, Lazio e Foggia Beppe Signori. Sotto i riflettori è finito l’incontro Piacenza-Padova del 2 ottobre di dieci anni fa. Secondo l’accusa, Signori (che all’epica giocava nel Piacenza) ed altri avrebbero cercato di condizionare l’esito della partita. Il tutto rientra in una ben più ampia vicenda giudiziaria legata al calcio scommesse.
Nel processo “piacentino” sono coinvolti, come detto, anche un commercialista di Parma e l’ex calciatore Sartor. Secondo quanto spiegato da Beppe Signori, il commercialista si sarebbe recato a Piacenza per parlare della difficile situazione del Piacenza Calcio, ed avrebbe incontrato anche la deputata Paola de Micheli (oggi ministro) e l’allora sindaco Roberto Reggi, ma solo in seguito alla partita con il Padova. L’intento di Signori, Sartor e del commercialista sarebbe stata quella di dar vita a un nuovo progetto societario con Singapore coinvolgendo sia il Piacenza che il Modena e non quello di ottenere finanziamenti per condizionare la partita col Padova. Da sottolineare che l’ex attaccante azzurro, già radiato e squalificato dalla Figc, ha rinunciato alla prescrizione, affrontando così la giustizia ordinaria. Questo, come ha dichiarato anche al sito ilpiacenza.it, soprattutto per i suoi cinque figli ai quali intende dimostrare coi fatti la sua onestà.
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