processo sportivo
Tutti priosciolti. È l’epilogo del processo sportivo di primo grado sul caso plusvalenze. Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica "ha prosciolto tutte le società, i dirigenti e gli amministratori dei club che erano stati deferiti dalla Procura Federale per avere contabilizzato nelle relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti a quelli consentiti dai principi contabili - si legge nel dispositivo - Le motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni". Lo scorso 1 aprile erano stati deferiti, oltre al Parma, 10 club (Juventus, Sampdoria, Napoli, Pro Vercelli, Genoa, Pisa, Empoli, Chievo, Novara e Pescara) e 61 persone tra dirigenti e amministratori. Il processo è scattato martedì e la procura della Figc aveva chiesto nella requisitoria un totale di 458 mesi di inibizione per 59 imputati, tra cui Andrea Agnelli (1 anno), Aurelio De Laurentiis (11 mesi e 5 giorni), Massimo Ferrero (un anno) ed Enrico Preziosi (sei mesi e 10 giorni). La richiesta più pesante era stava avanzata verso l’ex dirigente della Juventus, Fabio Paratici: 16 mesi e 10 giorni.
Avvocato Vittorio Rigo, legale del Parma Calcio 1913: “Sono ovviamente molto soddisfatto della sentenza che ha riconosciuto l’estraneità di Parma Calcio 1913 alle condotte contestate dalla Procura Federale nell’ambito dell’indagine sulle c.d. “plusvalenze”. Il dibattimento, iniziato martedì e concluso stamattina, è stato caratterizzato da un confronto serrato tra le difese e l’ufficio della procura federale che credo sia stato utile al Tribunale per mettere a fuoco i temi oggetto di indagine. Restiamo in attesa di leggere le motivazioni che arriveranno entro i prossimi 10 giorni”.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata