capo dello stato
Il presidente della Camera dei deputati Fico ha proclamato ufficialmente Sergio Mattarella presidente della Repubblica. Il presidente uscente ha infatti raccolto 759 voti superando quindi di gran lunga i 505 necessari per l'elezione. Lo spoglio si è interrotto nel momento in cui la maggioranza assoluta è stata raggiunta e i grandi elettori hanno fatto partire un lunghissimo applauso.
"Ringrazio i parlamentari e i delegati delle regioni che mi hanno votato. Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e prevalgono sulle prospettive personali" ha dichiarato il presidente Mattarella dopo la proclamazione. Un discorso di pochi secondi.
L'ULTIMA VOTAZIONE
Si è conclusa nell’Aula di Montecitorio l’ottava votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica.
Parte ora lo spoglio, che viene effettuato personalmente dal presidente della Camera Roberto Fico.
Diversamente che nelle precedenti votazioni, l’Emiciclo è pieno al massimo della capienza di grandi elettori che contano i voti. Piene anche le tribune.
Il quorum richiesto è quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio.
I partiti della maggioranza trovano l'intesa per riconfermare Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica. L’ottava votazione al via dalle 16.30 si chiuderà quindi con la fumata bianca per l’attuale inquilino del Colle.
La decisione di convergere sul capo dello Stato arriva dopo una mattinata di incontri e consultazioni tra i leader, il premier e lo stesso presidente della Repubblica che, raccontano in ambienti parlamentari, avrebbe ricevuto diverse telefonate dai leader di partito stamane mentre si trovava nella sua nuova casa di Roma.
Mario Draghi ha fatto da trait d’union tra il Colle e le forze politiche dopo un colloquio con Mattarella a margine del giuramento al Quirinale di Filippo Patroni Griffi come giudice della Corte Costituzionale. E’ opportuno che Mattarella resti al Colle «per il bene e la stabilità del Paese» avrebbe detto il premier - secondo quanto si è appreso da fonti autorevoli - allo stesso presidente della Repubblica e ai leader politici, che ha sentito nella mattinata. Dopo un vertice dei leader della maggioranza l’annuncio dell’intesa per chiedere a Mattarella di restare. Nel pomeriggio, verso le 15, arriverà l’atto formale con una visita dei capigruppo della maggioranza al Quirinale.
L’accelerazione che ha portato alla decisione di presentarsi da Mattarella per chiedergli di restare, è arrivata dopo che sono naufragate altre ipotesi avanzate da Salvini, che alla fine si è allineato: 'Gli italiani non meritano altri giorni di confusione. Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra. Riconfermiamo il presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governò. Salvini ha sentito poi al telefono Draghi preannunciandogli una visita a conclusione delle votazioni.
Il sì a Mattarella arriva con una nota anche dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che comunica direttamente al capo dello Stato il sostegno del suo partito. «Grande soddisfazione" anche dal leader del Pd Enrico Letta: «E' un grande successo per il Paese, il Parlamento e la stabilità del governo».
Un invito a non perdere tempo viene da Pier Ferdinando Casini che fino a questa mattina era uno dei nomi su cui una parte delle forze politiche era pronta a convergere: «Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell’interesse del Paese».
«E' andato tutto bene». Non hanno voluto aggiungere altro i capigruppo di maggioranza lasciando il Quirinale dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«Ovviamente il presidente Mattarella si è messo a disposizione». Lo ha detto la capogruppo della Svp al Senato Julia Unterberger uscendo dal Quirinale.
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