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Arrivano multe e anche carcerazione per il «tecnico abilitato» che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, «espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione», oppure «attesta falsamente la congruità delle spese». La reclusione va da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. Pena aumentata «se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sè o per altri». E’ quanto si legge nella bozza del decreto che introduce «misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia».
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