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ROMA

Fanno un video per una sfida sul web e causano un incidente, muore un bimbo di 5 anni. Il ragazzo alla guida positivo ai cannabinoidi - Video

15 Giugno 2023, 11:26

 I pm di Roma contestano l’omicidio stradale al ventenne che ieri sera, alla guida del Suv Lamborghini coinvolto nell’incidente a Casal Palocco, ha causato la morte di un bimbo di cinque anni oltre al ferimento della madre e della sorellina.

Al vaglio degli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, anche la posizione dei quattro presenti nell’auto. Nei loro confronti potrebbe essere contestato il concorso nel caso in cui venisse accertato che nelle fasi precedenti allo schianto stessero girando un video da postare, poi, sui social per una "sfida" online incitando il ragazzo alla guida.

Il ragazzo alla guida positivo ai cannabinoidi

E’ risultato positivo ai cannabinoidi Matteo Di Pietro, il ventenne che era alla guida del Suv Lamborghini che si è andato a scontrare con una Smart nella zona di Casal Palocco a Roma, provocando la morte di un bimbo di 5 anni e il ferimento della madre e della sorellina di 4 anni. E' quanto emerge dai test effettuati dopo il tragico incidente. Il giovane è iscritto nel registro degli indagati per i reati di omicidio stradale e lesioni.

I fatti

Uno scontro violentissimo e un bilancio drammatico per l’ennesimo incidente mortale sulle strade di Roma. In questo caso a perdere la vita un bimbo di cinque anni che viaggiava con la madre e la sorellina di tre anni a bordo di una Smart. Il fatto è avvenuto alle 15. 45 in via Archelao di Mileto, all’incrocio con via di Macchia Saponara, tra la zona di Acilia e Casal Palocco.

La city car, in una dinamica ancora da chiarire, si è scontrata frontalmente con un Suv Lamborghini, preso a noleggio da due giorni, guidato da un ventenne con a bordo quattro persone. Un impatto terribile, sulla strada non ci sono, infatti, segni di frenata. Nell’incidente è rimasta coinvolta u na terza auto. Sul posto è intervenuto il personale del 118 oltre ai carabinieri e agli agenti della Polizia Locale. Secondo una prima ricostruzione le persone a bordo del Suv potrebbero essere state distratte dai telefonini o dalle videocamere usati per girare un video.

Secondo quanto emerso dagli accertamenti, le forze dell’ordine hanno sequestrato i telefonini dei giovani a bordo della Lamborghini, per verificare chi stava girando in quel momento il video - già acquisito dagli investigatori - forse per una challenge su YouTube.

A confermare questa ipotesi anche un filmato di 15 secondi comparso in rete in cui uno dei giovani afferma: «secondo giorno in Lamborghini, per adesso tutto bene». Le condizioni del bambino sono apparse subito disperate: il piccolo quando sono arrivati i soccorsi era già in arresto cardiaco. I sanitari hanno, quindi, praticato il massaggio cardiaco e dopo averlo rianimato lo hanno trasportato all’ospedale Grassi di Ostia. Una corsa disperata che però è risultata vana: i medici del Pronto Soccorso non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso. In serata in ospedale si è recato il padre per riconoscimento della salma. Nell’incidente anche la madre, 29 anni, e la figlia di tre anni sono rimaste ferite.

Le due sono state trasportate in codice rosso all’osped ale Sant'Eugenio. Le condizioni sono gravi ma sembra scongiurato il pericolo di morte. I mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro e la Polizia locale ha proceduto con i rilevi. Come da prassi il conducente alla guida del Suv sarà sottoposto al test della droga e dell’alcol. Gli inquirenti dovranno accertare a quale velocità viaggiassero le auto coinvolte e se le condizioni del manto stradale, anc he alla luce delle forti piogge di questi ultimi giorni, possano avere inciso nella dinamica dell’incid ente. La dinamica poi chiarirà come è avvenuto l’impatto improvviso e devastante e il perché dell’assenza dei segni di frenata. L’alcol test eseguito sul conducente del Suv è risultato negativo.

«Nella capitale il bilancio delle vittime della strada continua a crescere giorno dopo giorno -denuncia il presidente del Codacons Carlo Rienzi - Ai 150 morti registrati nel 2022 si aggiungono i 73 decessi avvenuti sulle strade capitoline da inizio anno ad oggi, per un totale di 223 morti nell’ultimo biennio. Dati drammatici che dimostrano come a Roma non si sia fatto abbastanza sul fronte della sicurezza stradale». 

YouTuber, mai messo al volante, vicino a famiglia del bimbo

«Il trauma che sto provando è indescrivibile. Ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e che sto vicinissimo alla famiglia della vittima». Così, commentando tre ore fa un suo post sulla sua pagina Instagram, Vito Loiacono, uno dei ragazzi di The Borderline, il gruppo di Youtuber che sarebbe coinvolto nell’incidente a Roma costato la vita a un bimbo di 5 anni, il ferimento grave della sorella di tre anni e della madre alla guida di una Smart che si è scontrata con un Suv a bordo del quale c'erano i cinque Youtuber. L’ipotesi è che i cinque stessero girando un video per una challenge social.

Una challenge di 50 ore

Gli Youtuber "TheBorderline" stavano girando una challenge che consisteva guidare per 50 ore su una Lamborghini (presa a noleggio). Erano in 5 in auto. Il loro scopo è quello di creare contenuti e video folli per aumentare la visibilità e i follower, una moda che e sta diventando sempre più pericolosa. Cresce infatti sempre di più la diffusione di queste imprese che si trasformano il più delle volte in tragedia.

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