vicenza
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza hanno preso in consegna stamani al valico del Brennero Wolfgang Rieke, il camionista tedesco nei cui confronti è stato emesso un ordine di custodia cautelare in carcere dal Gip di Vicenza per il reato di omicidio stradale e omissione di soccorso nei confronti dell’ex campione di ciclismo Davide Rebellin, travolto e ucciso il 30 novembre scorso dall’autoarticolato da lui guidato, in una rotatoria a Montebello Vicentino. Lo riferisce il Procuratore della repubblica di Vicenza, Lino Giorgio Bruno.
Nei confronti di Rieke era in corso di svolgimento presso l’autorità Giudiziaria tedesca il procedimento relativo all’esecuzione del mandato di arresto di europeo emesso su richiesta della Procura vicentina dal Gip del Tribunale.
Rieke - previe intese tra Procura, militari dell’Arma e i difensori - si è spontaneamente presentato ai fini dell’esecuzione della misura cautelare.
Al termine delle operazioni di identificazione e notifica presso gli uffici del Comando Provinciale dei Carabinieri, sarà trasferito alla Casa Circondariale di Vicenza.
Nei confronti di Rieke era in corso di svolgimento presso l’autorità Giudiziaria tedesca il procedimento relativo all’esecuzione del mandato di arresto di europeo emesso su richiesta della Procura vicentina dal Gip del Tribunale.
Rieke - previe intese tra Procura, militari dell’Arma e i difensori - si è spontaneamente presentato ai fini dell’esecuzione della misura cautelare.
Al termine delle operazioni di identificazione e notifica presso gli uffici del Comando Provinciale dei Carabinieri, sarà trasferito alla Casa Circondariale di Vicenza.
Il fratello di Rebellin: "Soddisfatti dell'estradizione"
«Siamo soddisfatti». Così Carlo Rebellin, il fratello del campione di ciclismo travolto e ucciso da un Tir lo scorso novembre, ha commentato l’arresto in Italia, oggi, del camionista tedesco Wolfgang Rieke, conducente del mezzo pesante.
«Siamo soddisfatti della cattura di Rieke - prosegue in una nota Carlo Rebellin - così come del lavoro svolto dalla mostra magistratura, su cui abbiamo sempre riposto la massima fiducia. C'è voluto del tempo per chiudere il cerchio, ma questo proprio perché la Procura vicentina ha voluto fare tutte le cose nel modo più corretto possibile. Adesso - conclude - ci aspettiamo tutti che sia fatto un giusto processo, che l’imputato sia giudicato per ciò che ha commesso e che mio fratello ottenga giustizia».
I familiari e la moglie di Davide Rebellin sono assistiti dalla società Studio3A-Valore attraverso il consulente Alessio Rossato, e dall’avvocato Davide Picco, del foro di Vicenza.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da Ospedale Maria Luigia
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata