AMBIENTE
Diecimila maschi sterili di zanzara tigre sono stati liberati questa mattina, in periferia a Bologna, da un drone che si è alzato in volo sopra il Parco dei noci a Borgo Panigale. Il Comune, in collaborazione con il Centro agricoltura e ambiente 'G.Nicolì di Crevalcore, ha avviato una nuova forma di contrasto, biologica, alla diffusione della zanzara tigre già testato in zona Corticella.
«Superiamo il bisogno di ricorrere a insetticidi chimici e tossici. Allevando le zanzare tigre, separiamo i maschi dalle femmine - spiega Romeo Bellini, responsabile del settore entomologia medica e veterinaria del Centro agricoltura e Ambiente 'G.Nicolì - e i primi li sterilizziamo con i raggi x. Questi quando vengono rilasciati in ambiente, in questo caso usiamo un drone per distribuirli in modo uniforme su questa porzione di territorio, cercano di accoppiarsi con le femmine e poi queste non depongono uova vitali e rimangono a loro volta sterili per tutta la vita».
Le temperature miti di questi giorni hanno consentito a una diffusione delle zanzare tigre anche 'fuori stagione', «si può essere effetto dei cambiamenti climatici, ma tutto è ancora molto variabile - conclude Bellini - perchè molto dipende dalla distribuzione delle piogge che molto incide sulla capacità di sviluppo della zanzara».
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