Carabinieri
Al termine di una articolata attività d’indagine i Carabinieri della Compagnia di Parma hanno arrestato in flagranza di reato una coppia italiana, composta da un 31enne e una 29enne, accusati di tentata estorsione e porto di oggetti atti ad offendere.
I fatti risalgono ad una settimana fa, quando un 39enne, mentre si trovava alla guida della propria auto a tarda sera per il centro città, nota un gruppetto di ragazzi in mezzo alla via, quindi si ferma per chiedere cosa fosse successo e se avessero bisogno di aiuto, ma appena fermo e con il finestrino abbassato per parlare con i giovani, uno di loro, gli apre la portiera lato passeggero ed agguanta il portafogli contenente quasi mille euro e lo smart-phone, custoditi all’interno dell’abitacolo e poi fugge, facendo perdere le proprie tracce. A questo punto, scosso dall’evento, ma non rassegnato, la vittima cerca di instaurare un dialogo con gli amici del fuggitivo rimasti sul luogo, per cercare di recuperare il maltolto, fin quando lascia il proprio recapito telefonico ad uno di loro, nel caso avesse avuto notizie in merito.
La vittima, metabolizzato l’accaduto, si rivolge ai Carabinieri di strada delle Fonderie, per denunciare l’accaduto e, nel farlo, racconta anche che pochi giorni dopo il fatto, uno sconosciuto, millantando l’appartenenza all’Arma dei Carabinieri e di avere molte conoscenze influenti a Parma, si era messo in contatto con lui con la promessa di fargli recuperare l’intera refurtiva a patto di non sporgere denuncia. Da questo contatto telefonico i Carabinieri si mettono sulle tracce dei malviventi e grazie anche ad un’attività investigativa svolta in abiti civili, riescono a fissare un appuntamento, proprio nei pressi della sede dell’Arma di questa città, riuscendo a bloccare una coppia, con numerosi precedenti, proprio nel momento in cui si stava facendo consegnare dal malcapitato, dopo una lunga trattativa, circa 100 euro, con la promessa di fargli restituire i soldi e lo smart-phone depredati. La coppia, colta sul fatto, trovata anche in possesso di armi da taglio (2 coltelli con lama di 10 e 8 cm.), ormai alle strette e rassegnata, non ha posto alcuna resistenza ai miliari.
Al termine delle operazioni di foto-segnalamento e di notifica degli atti garantiti, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, i 2 sono stati condotti nelle rispettive case circondariali di Parma e Reggio Emilia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il giudice dopo averne convalidato l’arresti, ha disposto nei confronti di entrambi, l’ulteriore custodia in carcere.
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