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Premio

Campiello giovani, in semifinale i racconti di 2 scrittrici parmigiane

L'emozione di Aurora Vannucci ed Elena Mora: «Grande soddisfazione»

Campiello giovani, in semifinale i racconti di 2 scrittrici parmigiane

di Luca Molinari

25 Marzo 2025, 09:51

Elena Mora:
«Quando ho visto
che tra i semifinalisti c'era anche il mio nome ho pianto di gioia»

Il premio Campiello Giovani parla parmigiano: due dei dodici semifinalisti sono di casa nostra.

Si tratta di Aurora Vannucci, diplomata al Romagnosi e ora al primo anno di Lettere nel nostro Ateneo, ed Elena Mora, studentessa del quarto anno del Romagnosi. Saranno loro a tenere alto il nome di Parma al premio letterario giovanile più importante del panorama nazionale.

L'appuntamento è per il 4 aprile quando, al teatro Nuovo di Verona sfideranno altri dieci giovani provenienti dal Lazio, dal Veneto, dalla Lombardia, dalla Sicilia e dalla Sardegna. Aurora Vannucci sarà in gara con il racconto «Un posto nel mondo», mentre Elena Mora con «Parigi non finisce mai». Entrambe le studentesse non sono al loro primo concorso letterario ed entrambe sono state nominate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella «Alfiere della Repubblica italiana» per i loro meriti letterari.

Basti pensare che, nonostante la loro giovane età (Aurora ha 19 anni ed Elena 17) hanno già pubblicato rispettivamente cinque e quattro libri.

«Un po' ci speravo, ma non me l'aspettavo - confessa Elena Mora -. L'ho saputo appena tornata da scuola. Quando ho visto che tra i nomi dei semifinalisti c'era anche il mio mi sono messa a piangere». La studentessa 17enne è in semifinale per la seconda volta. La prima volta era accaduto due anni fa, a soli quindici anni. Ha inoltre pubblicato quattro romanzi. L'ultimo si intitola «Gli occhi degli altri», ha vinto il terzo premio di narrativa al concorso Pannunzio e a maggio verrà presentato al salone del libro di Torino. «La scrittura - racconta - è la mia grande passione fin da quando ero giovanissima, uno strumento per conoscere se stessi. Dopo una giornata faticosa o ricca di esperienze, il primo istinto è di sedermi davanti a una pagina bianca e scrivere per trovare ordine nei miei pensieri e dentro di me».

Aurora Vannucci non si aspettava di finire tra i dodici semifinalisti. «Non me l'aspettavo perché il mio racconto è piuttosto originale - confessa - ed ero dubbiosa sul fatto che potesse essere compreso. La storia è incentrata sul punto di vista di un disegno di un bambino che non può comportarsi come gli altri e che trascorre la propria infanzia in compagnia del proprio disegno». Anche Aurora ha partecipato già a tanti concorsi letterari. «Il mio libro “Il braccialetto di Anna” ha vinto il premio Campania Felix - ricorda - che mi ha consentito di pubblicare il volume e distribuirlo nelle scuole».

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