Dall'Orto, talento e crescita: «Ora voglio gli Europei»

Con il beach volley è stato amore a prima vista: Michele Dall'Orto, allora, frequentava la scuola elementare e aveva appena cominciato a giocare a pallavolo, fra le fila della Energy. Quello sport praticato sulla sabbia, però, lo entusiasmava di più, al punto da intuire che sarebbe potuta diventare quella la sua strada.

Oggi, è passato nel frattempo qualche anno (ma non così troppi...), Michele -classe 2006 - è l'unico parmigiano a far parte della Nazionale italiana Under 18 di beach volley.

E ha già chiaro il prossimo obiettivo: «La convocazione per i prossimi Campionati europei di categoria, che si disputeranno a Madrid» spiega. Sarebbe la sua seconda partecipazione ad una rassegna continentale. «Lo scorso anno presi parte agli Europei in Grecia - racconta Dall'Orto -: sotto il profilo dei risultati non è andata per come ci saremmo aspettati, ma è stata comunque un'esperienza entusiasmante. Soprattutto per chi come me aveva fatto da poco il suo ingresso in Nazionale. Stiamo crescendo, possiamo fare meglio».

A notare le qualità di Dall'Orto era stato proprio il ct degli azzurrini, Marcovecchio.

«Mi ha invitato per un collegiale e poi per un secondo raduno: è successo tutto molto in fretta» ricorda il giovane atleta, che nella tappa del Campionato italiano Under 18 di Montesilvano è stato incoronato come miglior giocatore in assoluto. «Adesso sono reduce da un'altra tappa giocata a Roma, ma non ho avuto il tempo nemmeno di disfare le valigie, perché domenica dovrò essere a Cordenons».

In inverno Dall'Orto (che frequenta il Liceo scientifico Ulivi, ndr) alterna i suoi allenamenti tra le strutture del Playa Bonita, qui a Parma, e un'altra a Modena. «In estate, ovviamente, solo tornei e partite: le tappe più seguite naturalmente sono quelle in spiaggia, mentre in altre località dove non c'è il mare di pubblico se ne vede meno. Differenze con la pallavolo? I fondamentali del gioco sono gli stessi, ma per il resto sono due sport completamente diversi: l'affiatamento con il compagno è fondamentale».