Gli angeli del fango tornano a Valencia: «C'è ancora tanto da fare»

Gli «angeli del fango» di Parma sono tornati a Valencia, la città spagnola devastata dalla terribile alluvione nell'autunno scorso.

Il 62enne Attilio Ziveri, da più di 20 anni volontario della Protezione civile, ha riorganizzato il gruppo di amici che lo avevano accompagnato nella prima missione, poco dopo il disastro. Oltre a Rosario Ierardi e Alessandra Uni, si è aggiunto anche Sandro Trolli («barba blu» per gli amici), in questa seconda esperienza spagnola, in cui i volontari sono tornati per vedere da vicino la situazione attuale a Valencia e aiutare a sistemare le abitazioni danneggiate.

«Siamo partiti il 24 marzo in aereo, grazie al contributo economico dell’associazione “Giubbe verdi”, e siamo rimasti quattro giorni, prendendo le ferie dalle nostre occupazioni. In particolare ci siamo concentrati- ha spiegato Attilio- sul comune di Catarroja, dove eravamo già entrati in contatto con alcune persone. Tra queste c’è Laura Garcia, una donna che avevamo soccorso a novembre e che ha chiesto di nuovo il nostro urgente aiuto per i lavori di ripristino nella sua casa».

I quattro volontari parmigiani sono stati ospitati nell’abitazione di un parente di Laura Garcia, lavorando dalle otto di mattina fino alle sei del pomeriggio per rimediare ai danni della brutale inondazione. Fondamentale il contributo di un idraulico di Valencia, che ha fornito alcuni attrezzi necessari, difficilmente reperibili a causa dell’impennata dei prezzi in seguito all’alluvione. «In questo momento -ha raccontato Attilio- a Valencia il prezzo dei materiali edili è circa il doppio rispetto all’Italia, è schizzato alle stelle. C’è anche qualcuno che approfitta della situazione di disagio. Quasi tutti i garage e le cantine sono ancora fuori uso e la metropolitana funziona al 50%; il lavoro importante è quello di ripristino degli impianti elettrici, ma mancano i tecnici. Lentamente i cittadini stanno tornando verso la normalità, e il loro umore è comunque alto perché non si arrendono mai».

Il volontario parmigiano ha sottolineato la grande gratitudine degli abitanti, compresa una farmacia locale, che ha ringraziato gli «angeli del fango» con una scritta sulla sua croce verde luminosa».

Pietro Amendola