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Intervista a Valentina Pontremoli

«Già al lavoro per far rinascere Bardi»

Primo giorno in Municipio per la neoeletta prima cittadina

«Già al lavoro per far rinascere Bardi»

di Monica Rossi

16 Giugno 2022, 10:38

Valentina Pontremoli è tornata in Comune da prima cittadina, dopo tre anni passati in minoranza. Con 670 voti e una percentuale schiacciante (l’hanno infatti votata il 57,26% degli aventi diritto), «Un’idea per Bardi» ha convinto i bardigiani: ieri mattina, nel suo primo giorno da sindaco per le vie del paese, in molto l’hanno fermata e salutata con affetto.
Valentina Pontremoli, come è stato il primo giorno da sindaco?
«Mi hanno fatto i complimenti e ho sentito molta vicinanza. Sono stata poi tutta la mattina in Comune con la commissaria prefettizia e l’ex vicesegretaria per il passaggio delle consegne: ringrazio la dottoressa Daniela Piedimonte per il lavoro svolto in questi mesi. Non si è infatti limitata a traghettare il paese verso le nuove elezioni gestendo l’ordinario, ma ha anche amministrato, e bene, lo straordinario, mettendoci la faccia. Bardi le è entrata nel cuore e si è visto».
Lunedì, dopo lo spoglio, ha detto che la nuova Giunta, che ancora non è stata composta, avrà tre priorità: viabilità e frazioni; servizi sociosanitari; scuola. Quali azioni metterete subito in campo per le strade comunali?
«Come prima cosa, dovremo fare un bilancio della situazione: la rete viaria che porta alle frazioni è purtroppo messa male se non malissimo. Dovremo redigere una prima scala di interventi in base alle emergenze esistenti, una sorta di classifica: partiremo da qui per garantire ai bardigiani che non vivono nel capoluogo una rete sicura ed efficiente».
E cosa farete per prima in merito ai servizi sociosanitari?
«A Bardi nella scorsa legislatura si è inspiegabilmente arenato il progetto del nuovo polo sociosanitario, che aveva ottenuto quasi un milione di euro grazie a un cofinanziamento tra Comune, Asl e Fondazione Cariparma: dovremo intanto capire cosa è successo, perché si è fermato il cantiere e ovviamente sbrogliare la matassa. Oggi ho già avuto un incontro con l’ufficio tecnico per uno scambio di pareri. Non possiamo perdere altro tempo: quel polo doveva partire ieri!».
Avete più volte detto che una delle priorità da cui partire è la scuola. Vale a dire?
«Dalle segnalazioni raccolte in campagna elettorale, è emerso che le scuole elementari e medie hanno problemi di connettività. Una scarsa connessione internet è di fatto un ostacolo per un plesso che vuole e deve essere al passo con i tempi da un punto di vista tecnologico. Poi c’è la questione del biennio per le superiori: con il Covid, avendo tutte le scuole attivato la dad, si è un po’ arenato. Ho già chiesto di far ripartire il progetto e ne parleremo con gli istituti delle due valli, il Gadda di Fornovo e lo Zappa-Fermi di Borgotaro-Bedonia».
Progetti per l’estate? Bardi rinascerà come aveva auspicato Walter Belli?
«Certamente! Giovedì prossimo, ci sarà un primo incontro con la Proloco, mentre con i commercianti ho già parlato. Tutti hanno idee affascinanti e direi che per Bardi si prospetta una bellissima estate. Torneranno numerosi anche gli emigranti dopo la pandemia, e si aspettano di trovarla in festa. Non li deluderemo».
 

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