Intervista a Valentina Pontremoli
Valentina Pontremoli è tornata in Comune da prima cittadina, dopo tre anni passati in minoranza. Con 670 voti e una percentuale schiacciante (l’hanno infatti votata il 57,26% degli aventi diritto), «Un’idea per Bardi» ha convinto i bardigiani: ieri mattina, nel suo primo giorno da sindaco per le vie del paese, in molto l’hanno fermata e salutata con affetto.
Valentina Pontremoli, come è stato il primo giorno da sindaco?
«Mi hanno fatto i complimenti e ho sentito molta vicinanza. Sono stata poi tutta la mattina in Comune con la commissaria prefettizia e l’ex vicesegretaria per il passaggio delle consegne: ringrazio la dottoressa Daniela Piedimonte per il lavoro svolto in questi mesi. Non si è infatti limitata a traghettare il paese verso le nuove elezioni gestendo l’ordinario, ma ha anche amministrato, e bene, lo straordinario, mettendoci la faccia. Bardi le è entrata nel cuore e si è visto».
Lunedì, dopo lo spoglio, ha detto che la nuova Giunta, che ancora non è stata composta, avrà tre priorità: viabilità e frazioni; servizi sociosanitari; scuola. Quali azioni metterete subito in campo per le strade comunali?
«Come prima cosa, dovremo fare un bilancio della situazione: la rete viaria che porta alle frazioni è purtroppo messa male se non malissimo. Dovremo redigere una prima scala di interventi in base alle emergenze esistenti, una sorta di classifica: partiremo da qui per garantire ai bardigiani che non vivono nel capoluogo una rete sicura ed efficiente».
E cosa farete per prima in merito ai servizi sociosanitari?
«A Bardi nella scorsa legislatura si è inspiegabilmente arenato il progetto del nuovo polo sociosanitario, che aveva ottenuto quasi un milione di euro grazie a un cofinanziamento tra Comune, Asl e Fondazione Cariparma: dovremo intanto capire cosa è successo, perché si è fermato il cantiere e ovviamente sbrogliare la matassa. Oggi ho già avuto un incontro con l’ufficio tecnico per uno scambio di pareri. Non possiamo perdere altro tempo: quel polo doveva partire ieri!».
Avete più volte detto che una delle priorità da cui partire è la scuola. Vale a dire?
«Dalle segnalazioni raccolte in campagna elettorale, è emerso che le scuole elementari e medie hanno problemi di connettività. Una scarsa connessione internet è di fatto un ostacolo per un plesso che vuole e deve essere al passo con i tempi da un punto di vista tecnologico. Poi c’è la questione del biennio per le superiori: con il Covid, avendo tutte le scuole attivato la dad, si è un po’ arenato. Ho già chiesto di far ripartire il progetto e ne parleremo con gli istituti delle due valli, il Gadda di Fornovo e lo Zappa-Fermi di Borgotaro-Bedonia».
Progetti per l’estate? Bardi rinascerà come aveva auspicato Walter Belli?
«Certamente! Giovedì prossimo, ci sarà un primo incontro con la Proloco, mentre con i commercianti ho già parlato. Tutti hanno idee affascinanti e direi che per Bardi si prospetta una bellissima estate. Torneranno numerosi anche gli emigranti dopo la pandemia, e si aspettano di trovarla in festa. Non li deluderemo».
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