Terenzo
Terenzo La realizzazione del ponte tibetano sul torrente Baganza, distrutto nell’alluvione del 2014, è ormai giunta sul rettilineo di arrivo: i lavori saranno ultimati in autunno. Lo ha reso noto la presidente della Bonifica Parmense, Francesca Mantelli. In questi giorni sono state tirate le funi d'acciaio sul torrente Baganza e raggiunta la freccia prevista in progetto in attesa che il ponte venga montato e impalcato a settembre.
«La realizzazione della passerella dei Salti del Diavolo possiede notevole rilievo sotto il profilo turistico – ha posto l’accento Francesca Mantelli - poiché è un’infrastruttura che valorizza positivamente il nostro Appennino. Ma non solo: coinvolge infatti diversi ambiti, da quello economico, poiché interconnesse tra loro più territori; a quello della sicurezza, garantendo maggiore tutela alle comunità della nostra montagna».
«Ringrazio i tecnici dell’ufficio progettazione che hanno redatto i piani dell’operatività e le maestranze consortili per lo svolgimento dei lavori» ha infine sottolineato.
La ricostruzione della caratteristica passerella pedonale dell’Alta Val Baganza, che unisce i due versanti dove si snoda l’antico sentiero degli scalpellini, è stata resa possibile grazie a un finanziamento di 235 mila euro – ripartito tra Regione (215mila euro) e Provincia (20mila) – accordato al Comune di Terenzo, il quale ha richiesto la collaborazione della Bonifica Parmense per progettazione, appalto e direzione lavori, contabilità e collaudo. Il «ponte dei Salti del Diavolo» noto anche come «ponte tibetano sul Baganza» per la sua conformazione che rimanda ai celebri ponti sospesi delle lontane terre d’Asia, presto tornerà quindi in funzione.
Il ponte sospeso del sentiero «Salti del Diavolo» e Via degli Scalpellini, contrassegnato dal Cai con il segnavia 771, è da diversi anni una delle maggiori attrazioni dell’Alta Val Baganza. Inaugurato nel 2007 dalla Provincia di Parma, è a tutti gli effetti una via di collegamento tra le sponde di due territori, quelli dei Comuni di Terenzo e Calestano Berceto, e rappresenta un importante propulsore per lo sviluppo dell’intera valle e del suo turismo slow.
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