SALSOMAGGIORE
Si è conclusa nei giorni scorsi con la denuncia alla Procura della Repubblica di Parma di un 38enne straniero, l'accurata attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Salsomaggiore Terme.
Le indagini hanno permesso di individuare il presunto responsabile di un furto in abitazione risalente a fine novembre 2024, durante il quale sono stati sottratti monili in oro e un orologio di valore. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per numerosi precedenti specifici commessi in diverse località del nord Italia, è stato inchiodato da prove scientifiche inequivocabili.
Era la sera del 30 novembre 2024, quando una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Salsomaggiore Terme è prontamente intervenuta presso l'abitazione di un residente, che nel rincasare, aveva scoperto che la porta era stata chiusa dall’interno e che probabilmente qualcuno lo aveva derubato.
I Carabinieri, raggiunto tempestivamente l’immobile segnalato, hanno constatato che la porta-finestra del balcone era stata forzata, e la vittima, che era uscita di casa nella mattinata, aveva subito il furto di denaro e preziosi di ingente valore.
I militari, dopo aver accertato l'assenza di intrusi, hanno isolato l'area per preservare eventuali tracce utili alle indagini. Il meticoloso sopralluogo della scena del crimine ha consentito loro di individuare un mozzicone di sigaretta presente sul balcone, proprio a ridosso del serramento forzato.
Le immediate testimonianze acquisite, hanno permesso ai militari di escludere che il mozzicone appartenesse ai component del nucleo famigliare e agli inquilini dei piani superiori, risultati tutti non fumatori. Tenuto anche conto che il balcone era anche stato pulito nella mattinata dal proprietario, i Carabinieri hanno ritenuto potenzialmente essenziale e determinante per le indagini il campione raccolto.
Dopo la formalizzazione della denuncia da parte della vittima, che ha fornito una dettagliata descrizione dei beni rubati, tra cui 1 orologio e una catenina d’oro del valore complessivo di oltre 2.500 euro, i Carabinieri hanno dato il via alle indagini con un approccio scientifico e specialistico, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica.
Il mozzicone repertato è stato quindi affidato alla "Sezione Biologia" del RIS di Parma. I Carabinieri del RIS hanno svolto un lavoro cruciale, mettendo in atto tutte le procedure necessarie per rendere le tracce utilizzabili a fini probatori e avviando un complesso processo di comparazione del DNA. Grazie a queste accurate analisi, è stato possibile estrapolare un profilo genotipico maschile, rimasto sconosciuto fino a poco tempo fa.
La svolta è arrivata con il matching di un campione recentemente inserito nella Banca Dati Nazionale del DNA. La comparazione ha rivelato che il sangue rinvenuto nell'abitazione corrispondeva al profilo genetico del 38enne straniero, collegandolo in modo inequivocabile alla scena del crimine.
Sulla base delle prove schiaccianti raccolte nel corso delle indagini, e fermo restando il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, il 38enne, già noto per reati specifici commessi negli anni precedenti nel nord Italia, è stato infine denunciato all'Autorità Giudiziaria.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da CMS Electric Motors Srl
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata