×
×
☰ MENU

afragola

Martina colpita «selvaggiamente e ripetutamente». L'ex ha confessato: "L'ho uccisa perché mi aveva lasciato". Fermato per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere

Assassinata brutalmente e cadavere nascosto in un armadio

14enne scomparsa e trovata morta, l'ex fermato per omicidio

28 Maggio 2025, 09:22

E’ stata colpita «selvaggiamente e ripetutamente» al capo con un corpo contundente, probabilmente una pietra, Martina Carbonaro, la quattordicenne uccisa ad Afragola: e i colpi non si sono fermati neppure quando la ragazzina era a terra ormai inerme. E’ quanto si legge del decreto di fermo della procura di Napoli nord emesso a carico del diciannovenne Alessio Tucci, accusato di omicidio pluriaggravato e di occultamento di cadavere, avendo coperto il corpo con rifiuti e materiali ingombranti allo scopo di non farlo ritrovare.

Portato in caserma, Tucci ha fornito una ricostruzione dei fatti «completamente incompatibile e smentita dalle risultanze probatorie": ha infatti dichiarato di aver salutato Martina prima di andarsene a casa, mentre una telecamera ha ripreso i due diretti al casolare abbandonato dove è avvenuto l’omicidio. Il pm glielo ha contestato e Tucci, «dopo un iniziale tentennamento», ha ammesso le sue responsabilità, mostrando anche le sue mani ferite. Secondo il pm, il giovane «scatenava una forza micidiale» contro la vittima, colpita più volte al capo, anche dopo che la ragazzina era caduta a terra priva di sensi. E la causa di questa aggressione viene individuata nel rifiuto di Martina a proseguire la relazione con Tucci, interrotta da poche settimane e che il giovane voleva a tutti i costi riallacciare.

Nel corso dell’interrogatorio Tucci ha definito «vergognoso" quello che ha fatto e ha parlato di «raptus istantaneo» che lo ha portato a colpire la ragazza. Tucci è accusato di avere occultato il cadavere, di avere spento e nascosto il cellulare della vittima in una intercapedine del casolare e poi, afferma sempre il pm, si è «precostituito un’aria di innocenza e estraneità ai fatti», aiutando la madre di Martina nelle ricerche e perfino a rassicurarla. 


 «L'ho uccisa perché mi aveva lasciato": avrebbe detto questo, secondo indiscrezioni, Alessio Tucci, quasi diciannovenne (è nato nel luglio 2006), agli inquirenti. Martina Carbonaro, 14 anni, non voleva assolutamente riallacciare il rapporto interrotto ma avrebbe accettato lo stesso di incontrarsi con l’ex fidanzato nello stesso luogo dove solitamente si vedevano quando stavano insieme. Qui, al culmine di una lite, lui avrebbe colpito la ragazza con una pietra e l’ha uccisa. 


La confessione di Tucci, secondo quanto si è appreso, è giunta intorno alle 2.30. All’inizio il giovane (assistito dall’avvocato Mario Mangazzo) era titubante e durante l’interrogatorio è caduto in diverse contraddizioni, anche con riferimento ai suoi spostamenti rispetto a quanto poi accertato dai carabinieri in base alla visione delle telecamere. Poi, davanti alle circostanziate contestazioni del pm è crollato e, piangendo, ha ammesso il delitto. Determinanti sono risultate anche le impronte sull'armadio all’interno del quale è stato trovato il corpo di Martina. La madre della ragazza, in un appello rivolto ieri sera a tutti coloro che l’avessero vista, aveva detto che la figlia si era incontrata «con il suo ex fidanzato» e che poi non era più stato possibile contattarla al telefono.

Omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Queste le accuse mosse dalla procura di Napoli nord a carico del giovane che è stato sottoposto a fermo dopo aver confessato di aver ucciso volontariamente la quattordicenne Martina Carbonaro. La procuratrice facente funzioni Anna Maria Lucchetta, in una nota, sottolinea che nel corso della notte, «a seguito di un’incessante attività indagine, con ricerca e perlustrazione», i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, della Sezione Operativa della Compagnia di Casoria e delle Stazioni di Afragola e Casoria, con la direzione ed il coordinamento della Procura di Napoli Nord, hanno «rinvenuto il corpo ormai senza vita della minore Martina Carbonaro, scomparsa la sera del 26 maggio 2025». «Le attività d’indagine proseguite successivamente - si legge ancora nella nota - consistite in sommarie informazioni testimoniali, acquisizione capillare dei sistemi di video-sorveglianza, con dettagliata attività di sopralluogo e repertamento - consentiva di ricostruire compiutamente i movimenti nelle ultime ore di vita della giovane e identificare il possibile autore dell’omicidio». Questi, in un interrogatorio davanti al pubblico ministero «rendeva dichiarazioni confessorie, ammettendo di aver volontariamente cagionato la morte di Carbonaro Martina, occultandone il cadavere». 

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI