Ciao Francesco,
non ti conosco personalmente ma da diversi anni seguo il tuo impegno "post cestistico"; mi piace rivolgermi a te in questi termini perché anch'io ho fatto parte per anni del mondo cestistico parmigiano, all'interno del quale ho ancora tantissimi cari amici, che ultimamente non vedo molto spesso ma che sono sempre nel mio cuore.
Non ho mai avuto il piacere di affiancarti da compagno o incontrarti avversario sul campo, ma questo non mi ha tuttavia mai impedito di ammirare in questi anni le tue più grandi imprese fuori dal campo: vivo negli Stati Uniti da quasi quattro anni e devo dire che la cultura della positività che infondono gli americani, specialmente in ambito sportivo, è molto forte ma l'energia e la positività che sprigionano le tue iniziative penso siano un messaggio ancora più forte e un esempio unico per chiunque abbia il dono di rendere, in un qualche modo, la giornata speciale per sé e per gli altri.
Chiudo questo messaggio mandandoti un affettuoso saluto da Charlotte (North Carolina) dove vivo da circa quattro anni, posto molto caro agli appassionati di basket perché a pochi chilometri da qui c'è il palazzetto che vide nascere la stella di un certo Michael Jordan...
Un caloroso abbraccio (Fabio)
Francesco risponde
Ciao Fabio. Sono certo che se al mondo ci fosse un po' più di positività le cose andrebbero meglio. Io sono positivo per natura ma devo anche rimanerlo. Nella mia condizione è importante distrarsi e pensare bene.
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