Elezioni
Tempi stringenti, domande che richiedevano un «sì» o un «no» secco e soprattutto nessuno spazio per discorsi su massimi sistemi. E' stato un confronto serrato e a tutto campo, quello che ha visto coinvolti i 12 candidati alla carica di sindaco di Parma (presenti anche le Michela Canova e Roberta Roberti, escluse ma in attesa dell'esito del ricorso al Consiglio di Stato) nell'Aula Magna del Romagnosi di fronte agli studenti in presenza e «on line».
Sotto la guida della giornalista della «Gazzetta» Chiara Cacciani, inflessibile nel far rispettare i tempi e nell'evitare che i toni degenerassero, i candidati si sono dovuti esprimere con un «sì» o con un «no», richiesti dagli studenti, su due temi molto dibattuti negli ultimi tempi: aeroporto cargo e rifacimento del Tardini. E sul «Verdi» è arrivato un «no» da tutti i candidati sia all'arrivo dei cargo che all'allungamento della pista. Ma anche sul Tardini è arrivata una bocciatura dell'ultimo progetto presentato dal Parma calcio, ma con posizioni differenziate sull'ubicazione dell'impianto, che «deve essere spostato da lì» per Dario Costi e Roberta Roberti, mentre per gli altri «deve rimanere dov'è, ma con un progetto rivisitato».
Momenti accesi si sono avuti quando Giampaolo Lavagetto ha accusato apertamente Pietro Vignali «di avere rinunciato senza progettare niente in cambio al progetto della metropolitana di Parma, già pronto e finanziato, mentre oggi a Reggio Emilia stanno arrivando 220 milioni per un tram di superficie». Vignali ha ribattuto piccato dicendo che «Lavagetto parla di cose che non conosce, perché per la metro c'erano 96 milioni di mutuo da pagare e nel 2008 è arrivata una crisi devastante che rendeva l'opera irrealizzabile e a Parma sono arrivati comunque 76 milioni usati negli ultimi 10 anni per la città».
Fra i tanti temi messi sul tavolo, raggruppati per aree, c'era quello dei giovani. Dario Costi ha detto; «Istituirò un'agenzia per i Giovani guidata da un giovane e trasformerò l'ex Cobianchi sotto Piazza Garibaldi nella sede di un centro di attività giovanili». Michele Guerra ha bollato come «poco realistica la proposta dell'ex Cobianchi. Penso invece a un utilizzo in questo senso dell'ex chiesa di San Lodovico». Pietro Vignali ha invece rilanciato l'idea «dell'ex scalo merci come spazio per la creativitò giovanile e di un InformaGiovani anche come luogo per trovare lavoro». Per Roberta Roberti «si dovrà attrezzare il Palasport per ospitare le assemblee d'istituto», per Andrea Bui «vanno resi gratuiti gli utilizzi degli spazi pubblici», mentre Priamo Bocchi punta su «Ponte Nord e spazi di Galleria Bassa dei Magnani», Michela Canova su «progetto di scambio Comune-scuole» e Marco Adorni su «un canale diretto fra assemblee di istituto e assessorato alla Cultura del Comune».
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