Ripreso dalle telecamere in un bar di Vicofertile
A volte ritornano. E disinvoltamente fanno sparire cose che non solo loro.
Per la precisione le mance che i clienti dei bar lasciano a chi serve loro caffè e aperitivi
Ecco, è proprio quello che ha fatto un uomo che da qualche tempo gironzola tra bar e ritrovi facendo danni. E con la disinvoltura di un prestigiatore arraffa la scatoletta dove i clienti depongono abitualmente le mance con i soldi, se la infila sotto il braccio e se ne va.
E' successo qualche giorno fa al bar Bijoux: di via Mantova dove tutto era stato ripreso dalle telecamere. Ora è successo di nuovo alla caffetteria di piazza delle Terramare di Vicofertile: e le immagini riprese anche in questo caso dimostrano che l'autore è sempre lo stesso. E che ha veramente una faccia tosta sconcertante.
Nel primo caso, infatti, il ladro di mance, ha approfittato di un attimo di distrazione degli addetti prima avvicinandosi la scatola con i soldi e poi intascandola. Nel secondo caso, dell'altro giorno, ha messo in piedi una ben recitata pantomima per evitare di suscitare sospetti. Prima si gode il caffè, poi simula una telefonata con qualcuno che, probabilmente potrebbe essere la nipote, a cui racconta, con tono ispirato, che a breve il nonno andrà a salutarla. Poi, mentre le due bariste parlano tra di loro, allunga furtivamente la mano, arraffa la scatoletta delle mance e la abbassa sotto il bordo del bancone. Quindi senza nessuna fretta nasconde il contenitore e se ne va.
Il bello è che in nessuna delle due occasioni i titolari del bar si sono accorti subito di quanto stava accadendo: merito forse della sua abilità ma anche del fatto che il ladro non ha certo un aspetto che lo fa percepire come pericoloso. Età avanzata, testa calva, grossi occhiali da vista e una tuta di acetato portata sotto una giacca sformata: più che un Arsenio Lupin sembra, appunto, un nonno che esce a fare due passi e si concede un caffè. I video però ora circolano, sui social stanno diventando virali e quindi sempre più commercianti alzeranno le antenne vedendo un uomo con quelle caratteristiche entrare nel bar. Anche perché il danno economico è limitato – stiamo parlando di qualche decina di euro – ma è la beffa che fa rabbia.
Soprattutto ascoltando l'audio: prima di andarsene dalla caffetteria di Vicofertile il ladro di mance ha salutato compitamente: «Grazie e arrivederci a presto», scandisce. Ecco, di clienti così i baristi fanno volentieri a meno. E forse è meglio se non si fa vedere mai più.
lu.pe.
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