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Scalo Intervento del socio di minoranza

Nubi sull'aeroporto: salta l'aumento di capitale di Sogeap. «Preoccupazione per il futuro del “Verdi”»

Nubi sull'aeroporto: salta l'aumento di capitale di Sogeap. «Preoccupazione per il futuro del “Verdi”»

02 Agosto 2025, 13:04

Salta il previsto aumento di capitale di Sogeap, la società che gestisce l'aeroporto «Verdi», la cui operatività a questo punto non è più garantita. A spiegarlo in una nota è la società Parma Aeroporto Srl, socio di minoranza di Sogeap.
«Con riferimento agli sviluppi della situazione della società Sogeap Spa, che gestisce l’aeroporto internazionale “Giuseppe Verdi” – si legge nel comunicato di Parma Aeroporto Srl –, nella sua qualità di socio di minoranza di Sogeap Spa, dato che dal giugno 2024 la quota di maggioranza è stata acquisita da Centerline Italia Srl, la società Parma Aeroporto Srl, consapevole delle potenziali conseguenze negative sulle possibilità di crescita del territorio e sui dipendenti della società, ritiene doveroso precisare quanto segue. In data 30 giugno 2025, a fronte della necessità di assicurare le condizioni per garantire la continuità aziendale, i soci hanno approvato una proposta di aumento di capitale, scindibile, fino a 8 milioni di euro di capitale, avanzata dal Cda di Sogeap Spa, aumento che doveva essere sottoscritto entro il 25 luglio 2025, mentre la sottoscrizione del capitale che fosse rimasto inoptato poteva avvenire entro il 30 luglio scorso, con la previsione che il versamento integrale del capitale sottoscritto dovesse essere fatto entro il 5 agosto 2025».

Parma Aeroporto Srl, si legge ancora nella nota, «aveva assicurato la propria volontà di sottoscrivere la quota di aumento di capitale corrispondente alla propria quota azionaria del 20% circa, a fronte della sottoscrizione dell’80% dell’aumento di capitale deliberato da parte del socio di maggioranza, Centerline Italia Srl, sottoscrizione quest’ultima che rappresentava la condizione essenziale ed imprescindibile per raggiungere gli 8 milioni di aumento indispensabili per la continuità aziendale. Il 25 luglio, data ultima per poter sottoscrivere, Parma Aeroporto Srl, in assenza di informazioni da parte di Centerline Italia Srl circa la sottoscrizione del capitale, al fine di poter eventualmente sottoscrivere la propria quota nell’esercizio della prelazione sul capitale inoptato, comunicava di sottoscrivere e versare integralmente una quota minima dell’aumento, riservandosi la possibilità di sottoscrivere successivamente il capitale inoptato. Purtroppo nella serata del 25 luglio il presidente di Centerline Italia Srl comunicava che la sua società non avrebbe sottoscritto l’aumento di capitale, mancata sottoscrizione che è puntualmente avvenuta».

Pertanto, si legge ancora nella nota di Parma Aeroporto Srl, «per effetto della scelta del socio di maggioranza Centerline Italia Srl, l’aumento di capitale a suo tempo deliberato non ha avuto l’esito necessario a garantire la continuità aziendale, rendendo quindi inutile, in mancanza del restante 80%, la sottoscrizione ed il versamento del 20% da parte di Parma Aeroporto Srl del capitale inoptato. Parma Aeroporto Srl, che ha sempre puntualmente onorato i propri impegni di socio nei confronti di Sogeap Spa e Centerline Italia Srl, nell’esprimere forte preoccupazione per il futuro della società Sogeap Spa e per la possibilità di mantenere vivo ed operativo, almeno nel breve termine, l’aeroporto “Giuseppe Verdi”, conferma il proprio interesse e la propria disponibilità a collaborare con Centerline Italia Srl e tutte le istituzioni locali, regionali e nazionali per ricercare, se esistono, possibili iniziative che evitino la chiusura di Sogeap Spa e quindi dell’aeroporto internazionale “Giuseppe Verdi”».

I sindacati
«Un tavolo per affrontare la crisi»
Preoccupazione per il futuro dello scalo parmense viene espressa dai sindacati. «Filt Cgil e Fit Cisl – si legge in una nota congiunta – seguono con apprensione l’evoluzione delle ultime vicende note che interessano lo scalo di Parma. Non ci sentiamo rassicurati da parte della Centerline ed esprimiamo preoccupazione per il futuro dei lavoratori coinvolti nelle recenti decisioni aziendali. Chiediamo con forza un confronto reale e trasparente con le istituzioni, le parti sociali e le aziende coinvolte, affinché si adottino soluzioni concrete che tutelino i posti di lavoro e ripristinino un minimo di credibilità e progettualità nel settore aeroportuale». Anche Fabio Piccinini, segretario generale di Uiltrasporti regionale, chiede «la costituzione urgente di un tavolo di crisi presso la Regione Emilia Romagna, con il coinvolgimento diretto di Enac, società di gestione aeroportuali e istituzioni locali, per affrontare la preoccupante situazione che sta vivendo l'aeroporto di Parma».

r.c.

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